L’avventura rossocrociata del borgo saronnese riportata in una relazione firmata da Luigi Lazzaroni (figura assai rilevante in ambito CRI) pare incominciare nel 1893.

Il Sig. Presidente legge una lettera  dell’illustre Presidente del Comitato della Croce Rossa, colla quale si fanno nuove raccomandazioni perché venga continuato il contributo già deliberato per l’anno 1883, e propone di deliberare un nuovo sussidio nella misura di un azione di lire 10.

Il Consiglio (COMUNALE) quindi:

Apprezzando il filantropico ed umanitario scopo cui si prefigge la Croce Rossa; Con voti unanimi, ottenuti per questa seduta

Delibera

di concorrere a sostenere l’ottima istituzione con un’azione annuale di lire 10 stanziandola …

 In realtà una delibera comunale, emersa intorno al 2013, e datata 26 aprile 1883 confermava che il Consiglio municipale elargiva per quell’anno (e non solo) un contributo di 10 lire a “Opera di Croce Rossa”.

Una considerazione: erano passati davvero pochi anni dalla firma della prima Convenzione di Ginevra (22 agosto 1864) da parte di diverse nazioni tra cui l’Italia.

1883 - 26 Aprile, SARONNO

Con quella ratifica gli Stati accettavano le norme che tendevano a “umanizzare la guerra”: una sorta di ossimoro che sviluppava il concetto di riconoscimento della neutralità per i soccorritori sui campi di battaglia e ancor più concretizzava l’intento di recupero e cura dei feriti in battaglia attraverso la costituzione di reparti sanitari preparati allo scopo in tempo di pace.

La Convenzione veniva firmata a Ginevra ad agosto 1864 e a Milano, a giugno, ancor prima della ratifica, si apriva il primo Comitato nazionale della “Associazione per il soccorso dei soldati feriti e malati in tempo di guerra”.

Terminologia complicata che si modificava a partire dal 1873 in “Associazione di Croce Rossa” a richiamare l’emblema di neutralità che distingueva i sanitari sui campi di battaglia. Il simbolo che li rendeva riconoscibili era – ed è – una croce rossa in campo bianco (colori invertiti della bandiera svizzera) a ricordare le origini del fondatore della Croce Rossa, il ginevrino Henry Dunant.

Premessa necessaria per riepilogare solo alcuni momenti che connotano lo ”storico” della Croce Rossa saronnese:

1859 - 1863
CROCE ROSSA ITALIANA
Linea del tempo

Battaglia di Solferino e San Martino, "Un ricordo di Solferino" (H. Dunant), Convegno di Ginevra 1863 - Società Nazionali di Croce Rossa.

1864-1866
CROCE ROSSA ITALIANA
Linea del tempo

Croce Rossa nasce a Milano 1864, Convenzione di Ginevra, "Squadriglie di soccorso" e Corpo militare della CRI.

1872-1879
CROCE ROSSA ITALIANA
Linea del tempo

Comitato Internazionale della Croce Rossa , Comitato Centrale a Roma, Unione delle Dame di Croce Rossa.

1906-1908
CROCE ROSSA ITALIANA
Linea del tempo

Primo corso per infermiere, Scuola-Ospedale delle Infermiere Volontarie, Terremoto siculo-calabro.

1914-1945
CROCE ROSSA ITALIANA
Linea del tempo

Prima Guerra Mondiale, Federazione Internazionale delle società di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa, Seconda Guerra Mondiale.

La relazione Lazzaroni racconta ben 15 anni di lavoro – 1915/30 – ed evidenzia operatività significativa.

La nostra città, in realtà non ancora città ma borgo che godeva di un modesto benessere, si preparava a fronteggiare le gravi difficoltà che la guerra porta con sé: si approntava un Ospedale Territoriale Militare (O.T.M.), si inviava in zona di guerra l’Ambulanza da montagna n.50, si apriva un Corso Accelerato per offrire conoscenze sanitarie alle dame di Croce Rossa e o giovani donne al fine di poter affrontare le emergenze sanitarie nell’O.T.M.

Ospedale Territoriale Militare
Ambulanza di montagna n.50 (17 muli 3 cavalli)

Con la fine della Grande Guerra ecco presentarsi una crisi sanitaria che si identificava nella necessità di cura e profilassi della malaria e della tubercolosi. Risposta attiva della C.R. locale fu l’apertura di un dispensario antitubercolare e uno antimalarico. Furono attività che proseguirono con attenzione e costanza sino alla certezza di una nuova e grave emergenza provocata dalla situazione politica internazionale.

Nel 1945 la seconda guerra mondiale mobilita in città un numero elevato di Infermiere Volontarie che avevano concluso il corso di studi (lezioni teoriche più tirocinio presso l’Ospedale di Circolo) inaugurato nel 1935; gli apprendimenti teorici e pratici si erano sviluppati in modo più qualificante rispetto al precedente corso del 1915. Molte Sorelle (così si chiamano le Crocerossine) partirono per il fronte albanese, greco, nordafricano… e tornarono portando accanto alla croce riconoscimenti di grande prestigio: medaglie al valor militare, diplomi di benemerenza, croci di guerra e diversi altri apprezzamenti.

Una STORIA, quella delle Sorelle, all’interno della storia della Croce Rossa locale!

La pace fu la base per una nuova partenza, per proseguire e ricostruire un paese che seppe reagire ma venne colpito in tempi diversi da calamità naturali e gravi catastrofi. Accanto a tanto dolore e disperazione gli interventi dei Volontari e delle Crocerossine saronnesi in Polesine, sulle rive del Tanaro, in Friuli, in Irpinia, in Abruzzo si tradussero in sostegno sanitario, supporto psicologico e solidale vicinanza.

Si precisa che il riordino archivistico in atto dall’autunno 2023 porterà, lo speriamo e ce lo auguriamo, a nuove e più importanti informazioni e/o certezze; per ora si è costruito un percorso storico che ha come base le fonti storiche sino ad ora analizzate e che potrebbero, alle fine di ricerche più attuali, modificare più o meno parzialmente il già accertato. Quanto raccolto ad oggi è stato più volte presentato in occasioni ufficiali o fermato in pubblicazioni scientifiche che hanno ovviamente fonte documentaristica attendibile e certificata.

Per concludere, la Croce Rossa di Saronno è ed è sempre stata espressione del concetto più ampio di Croce Rossa Italiana che è racchiuso nello slogan che contiene vocazione e verità: “CRI UN’ITALIA CHE AIUTA”

La sezione femminile della Croce Rossa di Saronno

1964-2012 e altro... Dalle "Dame di Croce Rossa" alle volontarie CRI

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